Da Pescara a Bologna: le tonde al padellino di Trieste Pizza arrivano in via Zamboni 24

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Da Pescara a Bologna: le tonde al padellino di Trieste Pizza arrivano in via Zamboni 24

La storica azienda pescarese nata negli anni Cinquanta, ha già portato le sue “pizzette” in diverse città italiane e del mondo. La nuova insegna sotto i portici della zona universitaria, a pochi passi da piazza Verdi, punta su artigianalità e qualità per conquistare i bolognesi

Trieste Pizza sbarca a Bologna e sfida l’agguerrita concorrenza con il suo bagaglio fatto di storia, tradizione, artigianalità e spirito imprenditoriale.

Il nuovo punto vendita del brand pescarese, diventato famoso per la sua pizza tonda al padellino, ha aperto il 24 ottobre in via Zamboni 24 registrando un debutto entusiasmante. Tantissime persone si sono messe in fila per assaporare una delle tante versioni proposte al punto che in tre ore sono state sfornate oltre mille “pizzette”.

Una delle salette del locale di via Zamboni 24 (Foto © Ufficio stampa).

Trieste Pizza: dalle spiagge di Pescara al resto del mondo

L’azienda prende il nome dal Lido Trieste, uno dei tanti stabilimenti balneari pescaresi nati negli anni del boom economico. Già nel dopoguerra, sulle stesse spiagge, la mamma di Gabriele Ciferni vendeva pizzette e bombe alla crema che il marito produceva in un forno del centro.

Nel 1958 Gabriele apre la sua prima pizzeria nel centro di Pescara, ispirandosi proprio a quel luogo iconico. Probabilmente non immaginava che la sua insegna sarebbe diventata un’istituzione in città e che, qualche anno dopo, sarebbe riuscito ad acquistare le mura del Lido Trieste, trasferendo lì la sede principale.

La passione si trasmette al figlio Riccardo che, negli anni Duemila, imprime una nuova svolta al marchio aprendo altri punti vendita, prima in Abruzzo, poi in Italia (Roma, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Fano). Struttura l’attività in un franchising e concede licenze a New Yourk, Dubai e Ho Chi Minh, in Vietnam.

Oggi Riccardo Ciferni gestisce il Gruppo insieme alla moglie Laila Di Carlo e cureranno direttamente la gestione del negozio bolognese («Stiamo cercando casa, ma com’è difficile», ci confessano). Sono supportati da Matteo Quattrocchi e Gianni Caruana, oltre a una decina di altri ragazzi neo assunti, tra cui studenti residenti nel capoluogo emiliano, ma formati nei punti vendita storici.

Riccardo Ciferni e la moglie Laila Di Carlo (Foto © Luciano Monteleone).

Il segreto della pizza al padellino di Trieste Pizza

Ma qual è il segreto del successo di Trieste Pizza? Sicuramente l’artigianalità, gli impasti con farine semintegrali bio, la lievitazione da 24 a 48 ore e la qualità degli ingredienti utilizzati per i topping.

La “Pura”, la tonda al padellino con Mortadella Bidinelli (Foto © Luciano Monteleone).

La pizzette vengono cotte su un padellino di ferro blu in forno elettrico a 380 gradi, per assicurare la fragranza e l’alta concentrazione dei sapori in appena 16 centimetri di impasto. E, in effetti, il morso si rivela croccante e goloso grazie a sapori ben equilibrati, dai più semplici della Margherita a quelli più audaci e stagionali (ottime la Zucca e guanciale, la Coppa e zucchine o la “Pura”, con Mortadella Bidinelli). Da un lato non è facile scegliere per la varietà della carta ma, nello stesso tempo, ognuno può individuare la pizza che rispecchia di più i propri gusti.

La Margherita e la Zucca e guanciale (Foto © Luciano Monteleone)
La Coppa e Zucchine (Foto © Luciano Monteleone).

Con due o tre pizzette (prezzi dai 2,50 € ai 4,80€) si consuma una cena appagante, ma è divertente anche ordinarla al banco e gustarla, dopo soli 4 minuti, sotto i portici mentre si passeggia.

Una schiera di fornitori fidati e di qualità

Negli anni, la selezione delle materie prime è stata una costante e nel menù, composto da una nutrita varietà di pizze rosse, bianche e una parte dedicata alla friggitoria, sono presenti diversi Presidi Slow Food e ingredienti come la mortadella Bidinelli, le farine biologiche dl Molino Grassi, il Pecorino di Farindola, i pomodori di Triveri, il peperone dolce di Altino, il Prosciutto di Parma, la porchetta, la zucca, il guanciale e l’olio di oliva extravergine biologico abruzzese, giusto per citarne alcuni. Non manca un buon assortimento anche di pizze gluten free.

Birre Almond e vini scelti dal sommelier di Niko Romito

Rigorosamente artigianali anche le birre Almond e una linea di vini creata ad hoc da Gianni Sinesi, head sommelier al tristellato Casadonna Reale di Niko Romito, con la cantina Valle Reale di Popoli.

La carta dei vini è curata da Gianni Sinesi (Foto © Ufficio stampa).

Chi non desidera la pizza, può ordinare zuppe, primi piatti, insalate e dolci fatti in casa, nelle tre ampie sale del piano superiore con wi-fi fibra e tv oppure nei 14 tavoli sotto i portici.

Trieste Pizza
Via Zamboni, 24 F – Bologna
Apertotutti i giorni dalle 10,30 alle 23,00; venerdì e sabato fino alle 02,00
www.trieste.pizza

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Programmatore e web designer per lavoro, da sempre ho amato viaggiare ed esplorare culture e tradizioni di tutto il mondo. Ai tour organizzati preferisco la libertà di muovermi e di inseguire la mia curiosità; mi lascio attrarre dalle situazioni particolari, dalla gente, dai profumi della natura e del cibo. Viaggiare è vivere l’istinto del momento perché altrimenti che scoperta sarebbe?
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