Le nuove proposte dello storico ristorante di Piazza della Mercanzia si basano su piatti leggeri e freschi, con l’abbinamento dei vini scelti dallo chef Corrado Parisi
A Bologna, il Ristorante Al Pappagallo rappresenta la storia della ristorazione locale e il baluardo di una tradizione che non è stata mai tradita, seppure declinata con modalità più moderne.
Nella sua storia di oltre cent’anni, il locale ha conquistato ben 23 stelle Michelin e, da cinque anni, ha ripreso la sua corsa verso l’eccellenza grazie agli imprenditori Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti che ne stanno guidando la rinascita.
Dal canto suo, il nuovo chef executive Corrado Parisi ha sposato con fermezza la filosofia del ristorante di Piazza della Mercanzia fondato da Giovanni Zurla. Parisi, infatti, ha portato nelle cucine del Pappagallo una mano sicura e di lunga esperienza, fatta di tecnica e creatività oltre che orientata alla qualità delle materie prime.
I piatti più iconici del Ristorante Al Pappagallo
Da sempre Al Pappagallo è famoso per il suo tortellino, piatto legato alla tradizione bolognese, grazie al quale nel 2019 ha conquistato il riconoscimento del Tortellino D’Oro, di cui detiene ancora il titolo.
I tortellini del Pappagallo, realizzati artigianalmente nel laboratorio interno, sono “al mignolo” come detta la tradizione e protagonisti del “Menu della Memoria dedicato a Vittorio Zurla”. Vengono serviti con un saporito doppio brodo di cappone oppure, reinterpretando il ricettario nato proprio al ristorante, proposti in “goccia d’oro”, una mantecatura di tuorlo d’uovo e crema di Parmigiano che va assolutamente provata.
Sempre in goccia d’oro anche le lasagne a sfoglia gialla con la besciamella Mornay che contiene il tuorlo dell’uovo.
Il nuovo menu estivo
Una delle costanti del nuovo corso del Pappagallo è la stagionalità, con menù-degustazione che si accompagnano ad altri piatti tradizionali, presenti nel menu tutto l’anno come il “Menu delle Origini”, che mantiene in auge la grande fama del ristorante.
Qualche giorno fa sono stati presentati i nuovi quattro menu degustazione, elaborati dallo chef Parisi. “Piccolo Racconto”, “Poesia”, “Romanzo” e “Ritratti di Verdure” sono i loro nomi e ciascuno esprime l’ecletticità di un professionista della cucina capace di coniugare ricercatezza e comfort gastronomico, questa volta con portate fresche e leggere, ottenute da verdure e carni di animali da cortile.
Tra le cose da provare:
- il “Gambero Rosso” (tartare di gamberi rossi di Sicilia, limone semi candito, genziana, gelato e crumble di Parmigiano Reggiano DOP,
- la “Pesca” (rombo e foie gras, pesca noce, testa e coda di rombo prezzemolata in cassetta, ciliegie di foie gras, carote e meliloto),
- la “Galletta di grano” (galletta di grano fermentato, verdure di stagione, pomodoro affumicato, consistenze di mandorle, crema di zucchine alla scapece e lamponi),
- “Assoluto di melanzana” (tataki di melanzana, prosciutto e bacon di melanzana, tufo di acqua di melanzane, il suo caviale e cagliata di fico;
- il “Riso Riserva San Massimo” al basilico, mantecato alla provola affumicata, cremoso di pomodorini arrostiti, cozze limone, semi candito, burrata e calamaretti scottati.
Non manca la versione dolce del tortellino secondo Parisi con cioccolato e amaretto, in brodo di pesche e gelato al basilico.
Nonostante il nome ci riporti a una celebrità della ristorazione felsinea, mangiare Al Pappagallo vuol dire immergersi in un’atmosfera informale e cordiale, con una cucina equilibrata e digeribile, “di famiglia” nel senso migliore del termine, con piatti che intercettano l’approvvigionamento stagionale degli ingredienti ma rielaborati dalla destrezza di uno chef che riesce sempre a sorprendere.
Ristorante Al Pappagallo
Piazza della Mercanzia n. 3 – Bologna
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