Nella suggestiva cornice della Valsamoggia, alle porte di Bologna, prende il via la seconda edizione della kermesse eno-gastronomica “RADICI, Storie e Vini dei Colli Bolognesi”, che si svolgerà sabato 8 giugno e domenica 9 giugno 2024 nello spazio verde di Madìa.
Radici è stato lanciato l’anno scorso per valorizzare i migliori vini dei Colli Bolognesi: quest’anno il percorso enologico prevede, oltre al libero assaggio tra gli stand dei produttori, anche un calendario di degustazioni guidate e gratuite, in piccoli gruppi, all’interno degli spazi di Madìa. Nel corso della due giorni, verrà approfondito il tema delle Bollicine con una selezione di vini da metodo classico e di rifermentati in bottiglia. Un protagonista indiscusso sarà il Pignoletto, orgoglio della tradizione vitivinicola felsinea, ma non mancherà anche un prestigioso viaggio tra i Rossi dei Colli: dal raffinato Barbera al caratteristico Rosso Bologna.
Radici 2024 si caratterizza come originale e gustoso momento conviviale per appassionati, buongustai e cultori del buon vino. Con l’acquisto della Wine Card, infatti, sarà possibile godere di assaggi illimitati, tra gli stand dei vari produttori, con la formula del Free Tasting e, in aggiunta, anche immergersi in un affascinante percorso di degustazioni guidate (previa prenotazione) fra vini dei Colli e una qualificata selezione di salumi e formaggi del territorio, forniti dal Caseificio Valsamoggia e dal Salumificio Franceschini.
Da parte sua, Madìa, (via Cassola 35 – Valsamoggia BO), arricchisce l’offerta gastronomica di Radici con una stuzzicante proposta di street food a km 0, basata sui migliori prodotti dei Colli Bolognesi.
“Radici – rileva Stefano Odorici, creatore dell’evento – nasce come progetto di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze enologiche, passando attraverso i sapori della tradizione, il rispetto della natura e il piacere del trattenersi all’aria aperta. Si tratta di un perfetto connubio tra vini, cucina, ambiente e socialità, dove i primi protagonisti sono i vignaioli e il loro lavoro appassionato: sempre in prima fila, con i loro vini, a custodire storia e cultura dei Colli Bolognesi”.