Piazza San Martino si articola in tre aree distinte: due slarghi che danno rispettivamente su via Valdonica e via Marsala e lo spiazzo del sagrato della chiesa di San Martino.
Nel sagrato, la statua della Madonna del Carmine di Andrea Ferreri (1705) si erge su una sottile colonna di macigno. La chiesa risale al 1217-1227 e venne ampliata nel quattrocento quando il torrente Aposa che le scorreva davanti fu coperto, permettendo di allungare l’edificio e di eliminare il ponticello attraverso cui si accedeva alla chiesa.
Oggi a livello del lastricato, un portellone nasconde una ripida gradinata che conduce all’alveo sotterraneo dell’Aposa, al momento non accessibile.
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