Il cantautore romano ha scelto Bologna per presentare il “Meno per meno tour”, un concentrato di 25 anni di carriera che lo porterà a calcare i maggiori teatri italiani
Niccolò Fabi, dopo l’uscita del suo album Meno per meno, che racchiude 25 anni di carriera e 4 inediti ha iniziato il tour nei teatri italiani. L’album uscito nel 2022 rappresenta un piccolo gioiello della musica nel quale si concentra il percorso di uno dei pochi, veri, cantautori italiani.
Niccolò Fabi nei teatri italiani con Meno per meno tour
Il tour che ne deriva prende lo stesso nome dell’album e vedrà il cantautore romano calcare i maggiori teatri italiani, partendo proprio dal Teatro EuropAuditorium di Bologna. Il concerto è diviso in due parti. Nella prima, Fabi si presenta al pubblico solo con la sua chitarra e racconta un pezzo della sua storia senza orpelli, spogliandosi e donandosi al pubblico che lo ama e lo ascolta da decenni.
Un microfono, una chitarra e la sua voce. Il cantautore entra in scena parlando della tensione che aleggia nell’aria prima dell’inizio di un concerto e della responsabilità per la sottesa promessa che un artista fa alla sala gremita di gente. Persone che sono andate in teatro, un lunedì sera, alla ricerca di un momento in cui poter elevarsi, “di un sentimentalismo che vuole volare” e, nonostante la quotidianità ci porta verso il basso, tutti sono lì riuniti nella speranza di viaggiare in un luogo Altro per due ore. Questo il grande impegno. Questa la promessa dell’artista.
E Niccolò Fabi non delude le aspettative, offrendosi al suo pubblico in un concerto di due ore ricco di verità, di dolore, di gioia, di paure e di coraggio. Insomma ricco di vita. Una vita raccontata con grande maestria che diventa la vita di tutti, diventa una riflessione, un pensiero, un sorriso, una lacrima.
Grande musica all’interno di un cerchio luminoso
Nella prima parte il cantautore, dentro un cerchio luminoso – figura geometrica che per simbologia rappresenta un luogo sacro dove si concentrano le energie materiali e spirituali – ripercorre le tappe salienti della sua carriera, dando nuova vita e nuovo significato a canzoni che nel tempo aveva abbandonato, come la famosissima Capelli con cui, dopo tanto tempo, decide di fare pace.
Il concerto si apre con Milioni di giorni un’apertura da funambolo in un testo che racconta l’esigenza di cercare un equilibrio, nella precarietà della vita, imparando a trarre forza da tutto quello che si apprende nel percorso ma anche cercare il coraggio di tradirlo per intraprendere la propria strada. Ed è questo il file rouge che unisce anche le altre canzoni della prima parte come Fuori o dentro, Ora e qui, Io sono l’altro e altri grandi successi.
L’accompagnamento dell’Orchestra Notturna Clandestina
Nella seconda parte entra in scena l’Orchestra Notturna Clandestina, diretta dal maestro Enrico Melozzi. Al suo fianco anche il mitico Roberto Angelini (chitarra acustica, chitarra elettrica, slide, ARP), Alberto Bianco (chitarra e basso) e Filippo Cornaglia (batteria). Le componenti elettroniche dei brani, riarrangiati insieme all’Orchestra, sono a cura di Yakamoto Kotzugo. Il cantautore romano, accompagnato dai musicisti, presenta alcuni inediti dell’album come “Al di fuori dell’amore”, “L’uomo che rimane al buio” e “Andare oltre”.
Per finire Niccolò Fabi regala al pubblico l’esecuzione dei suoi brani più famosi, come “Una buona idea” e “Lasciarsi un giorno a Roma”, che chiudono un concerto che ha entusiasmato la platea e regalato due ore di pura bellezza.
Per conoscere le altre date del tour: www.niccolofabi.it