Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla nascita delle macchine per scrivere come le conosciamo, il Museo Ferruccio Lamborghini a Funo di Argelato, Bologna, perpetua la sua innovativa esposizione che fonde macchine per scrivere storiche con i leggendari veicoli Lamborghini. Questa mostra unica, lanciata alla fine di novembre 2023, è stata prolungata grazie all’entusiasmo e ai feedback positivi ricevuti dai visitatori.
L’esposizione è frutto della collaborazione tra Tonino Lamborghini, figlio del celebre Ferruccio Lamborghini, e gli appassionati collezionisti di macchine per scrivere Cristiano Riciputi e Domenico Scarzello. La mostra vanta un’eccezionale selezione di circa venti macchine per scrivere, accuratamente accostate a veicoli d’epoca del museo, tra cui auto e trattori che hanno fatto la storia del marchio Lamborghini.
Esempi notevoli includono l’accostamento tra il Carioca, il primo trattore prodotto da Ferruccio Lamborghini nel 1948, e la Olivetti M1, prima macchina per scrivere prodotta da Camillo Olivetti nel 1912. L’esposizione si impreziosisce di pezzi di rilievo come la Sholes&Glidden del 1873, primo modello di macchina per scrivere prodotto in serie, famoso per aver introdotto la disposizione QWERTY delle tastiere.
Tra le curiosità esposte si segnala anche la Taurus italiana del 1908, la più piccola macchina per scrivere al mondo, accanto a modelli rarissimi come la Crandall con intarsi in madreperla, la Boston del 1886, e la Discret del 1899, capace di cifrare i messaggi. Non manca un tributo alla storia industriale italiana con la presenza di una calcolatrice meccanica Duconta, prodotta dalla Ducati negli anni ’40.
Questa fusione tra storia dell’automotive e della meccanica di precisione testimonia l’impegno dei curatori e di Tonino Lamborghini nel valorizzare e divulgare la cultura legata alla storia della scrittura meccanica, del design e della tecnologia. Un’esperienza unica per appassionati e curiosi, che lega indissolubilmente innovazione, storia e design italiano.
Per informazioni dettagliate, è possibile contattare direttamente il Museo Ferruccio Lamborghini.