Il paese nacque come uno stanziamento di Goti in zona di frontiera verso la fine del VI secolo e da qui nacque nel VII secolo il nome Mons Gothorum (Monte dei Goti) da cui molto probabilmente deriva Monghidoro.
Successivamente in epoca medievale, viene adottato il nome Scaricalasino che molto probabilmente deriva dal fatto che, i viandanti dovendosi fermare alla dogana, essendo terra di confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana, scaricavano gli animali da soma adempiendo nel contempo agli obblighi fiscali.
Il personaggio storico più importante di Monghidoro è senza dubbio Armaciotto de’ Ramazzotti (1464 ca. 1539).
Servì Lorenzo dei Medici come guardia del corpo, il Re di Napoli e il Signore di Bologna (Bentivoglio).
La tomba di Armaciotto è visitabile nel sepolcro di san Michele in Bosco a Bologna.
L’attività economica del Comune è sempre stata legata alla lavorazione della paglia e dei cappelli di paglia; altra risorsa erano i mulini ad acqua e la raccolta delle castagne.
La TARTUFESTA DI MONGHIDORO
L’appuntamento è ogni anno il 1° novembre e rimane uno degli eventi più attesi.
Le numerose bancarelle che popolano per l’intera giornata il paese, riempiono l’aria di profumi provenienti dal bosco e dal sottobosco.
I protagonisti sono senza dubbio i funghi e i tartufi, ma non dimentichiamo le castagne ed in particolare il Marrone Biondo tipico di Monghidoro che durante la festa viene venduto sfuso oppure cotto alla brace (i famosi “bruciati” o caldarroste) e il miele prodotto nel nostro territorio.
Fanno da sfondo le numerose bancarelle di prodotti tipici provenienti da tutta Italia (dal vino, ai formaggi, ai salumi ai prodotti da forno ed i dolciumi ecc..).
Viene poi allestito appositamente per la festa uno straordinario stand gastronomico in piazza; dove i ristoratori locali, prepareranno per il pubblico gustosissimi piatti a tema, da poter mangiare comodamente seduti sotto il tendone.
LA FESTA DEL PANE
L’evento si collega idealmente alla Tartufesta ed è divenuta una solida consuetudine. La festa ha come scopo quello di aumentare la fama dei prodotti tipici della zona, assieme ai famosi mulini, alcuni di essi tutt’ora funzionanti e aperti al pubblico, presenti nei dintorni e testimoni di un tempo ormai passato in cui i mugnai macinavano il grano per preparare il pane.
Cornice della Festa del Pane sono i vicoli che si nascondono dietro la piazza principale e che permettono ai produttori della zona di installare alcuni forni e di fare assaggiare le loro specialità.
MUSEO CIVILTA’ CONTADINA
Il museo della Civiltà Contadina dell’Appennino si trova in Località Piamaggio, a soli 3 Km da Monghidoro, percorrendo la strada della Futa. Il museo è stato concepito con un criterio che coinvolga il visitatore in quella che era la vita rurale di un tempo, con i suoi luoghi di soggiorno e di attività lavorativa.
Vi si possono ammirare diverse ambientazioni. La cucina, la camera da letto, la stalla, la scuola, la stanza dei mestieri. Una delle particolarità del museo è che al proprio interno è stato costruito in scala 1/3 un mulino ad acqua perfettamente funzionante. Il museo è aperto esclusivamente su prenotazione. Per prenotare una visita telefonate all’ufficio IAT di Monghidoro Tel. 051/655.51.32 almeno due giorni prima.
INGRESSO: offerta libera.
TRITON’S PARK ADVENTURES
TritonsparkUn’offerta di turismo verde a 360°, compresa l’avventura. Per entrare al Triton’s infatti, i requisiti sono: agilità, spirito di adattamento e un pizzico di coraggio, oltre ovviamente all’amore per la natura.
Un parco immerso nel verde che propone sette percorsi, due baby, riservati ai bambini, e cinque per adulti, un po’ più complicati. Ponti fatti di sole corde sospesi a mezz’aria, liane per gettarsi in mezzo agli alberi, tronchi oscillanti su cui camminare rappresentano alcune delle difficoltà dei percorsi ricavati all’interno del Parco. Accanto a istruttori preparati in modo specifico per assistere le persone – ovviamente al sicuro con corde, imbracature e caschi – è possibile cimentarsi in questi percorsi avventura, compreso anche chi, semplicemente, vuole farsi un giro in bicicletta. Nella stessa zona infatti, sull’Alpe, in particolare sul Monte Oggioli sono stati creati anche altri percorsi, riservati alle mountain bike.
Smessi i panni di avventurosi, ci si può rifocillare nell’area pic-nic, attrezzata con barbecue.