Grazie al progetto “Mettiamoci alla prova”, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e curato dall’Associazione GRD Bologna, dal 6 maggio un gruppo di ragazzi con disabilità intellettive svolgeranno un percorso lavorativo tra i filari della Tenuta Palazzona di Maggio di Ozzano dell’Emilia
“Mettiamoci alla prova – Percorsi abilitanti per ragazzi disabili” è un progetto curato dall’Associazione GRD Genitori Ragazzi Down Bologna (www.genitori-ragazzi-down.it) e finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna con l’obiettivo di accompagnare adolescenti e giovani adulti con disabilità intellettive in un percorso di autonomia, facendo svolgere loro attività con una sperimentazione manuale, in previsione di un possibile svolgimento di attività lavorative.
Antonella Misuraca, Presidente e Responsabile Progetti dell’Associazione GRD Bologna spiega: «“Mettiamoci alla prova” vuole dimostrare che, con una giusta formazione, le persone con disabilità intellettiva possono partecipare al processo produttivo, con effetti terapeutici per loro ma anche per il clima dell’intero team di lavoro delle aziende ospitanti, come ha dimostrato uno studio della McKinsey brasiliana. Durante il periodo scolastico, infatti, i disabili usano molto il pc ma hanno poche opportunità di misurarsi e conoscere le attività manuali. Non sanno, quindi, cosa potrebbe piacergli un domani in ambito lavorativo, proprio perché non conoscono molti mestieri. I progetti di alternanza scuola-lavoro, pur essendo utili, non sono abbastanza lunghi da offrire un tempo di apprendimento adeguato. È fondamentale, quindi, che i ragazzi facciano anche esperienze in cui usino le mani, mettendosi alla prova in mansioni dietro le quali c’è una cultura a loro sconosciuta; scoprire queste realtà e appassionarsi, aiuta a ritrovare equilibri con la terra, equilibri ancora più importanti quando ci sono fragilità».
Il progetto, che si svolge già presso la Cooperativa sociale Eta Beta di Bologna, dal 6 maggio coinvolgerà anche la storica azienda vitivinicola Tenuta Palazzona di Maggio, di Ozzano dell’Emilia, che ha intuito l’importanza dell’agricoltura sociale come intervento per promuovere lo sviluppo della persona nelle sue varie dimensioni, delle sue potenzialità e del suo benessere. In questo modo si aiuteranno sia i ragazzi a immaginare un domani “attivo” che le famiglie ad assistere ad un’integrazione basata sulla partecipazione e non sul semplice assistenzialismo.
Tre ore a settimana, per un periodo di due mesi, i giovani disabili saranno integrati nella consueta attività vitivinicola e, assistiti dagli educatori di GRD Bologna, daranno il loro contributo alla cura delle viti in un periodo particolarmente delicato come quello della ripresa vegetativa e della nascita dell’uva. Aiuteranno a potare, legare, pulire le siepi e sbrigare qualche mansione in cantina, sperimentando un lavoro manuale all’aria aperta che si svolge in collaborazione con gli altri per un obiettivo comune.
«Abbiamo accettato con entusiasmo di partecipare al progetto. – afferma Antonella Breschi Perdisa, titolare di Palazzona di Maggio – Siamo felici di dare il nostro contributo alla formazione di queste persone che non sono meno capaci soprattutto in un contesto, come quello della natura, che è molto favorevole».