Giocare e ridere con la musica e le canzoni. Impresa facile per Elio che, dopo il grande successo di ‘Ci vuole orecchio’, torna in scena dal 22 al 24 novembre al Teatro Duse di Bologna (ore 21, domenica ore 16) con ‘Quando un musicista ride’, accompagnato dalla sua band di giovanissimi virtuosi.
In questo nuovo show, Elio a Bologna esplora e reinventa quell’immenso repertorio seriamente comico che negli anni Sessanta, tra canto e disincanto, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret e il teatro italiano, da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da I Gufi a Felice Andreasi e tantissimi altri.
Una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico, con un genere musicale fatto di canzoni stravaganti e scanzonate. Lo show ritrova e rinnova oggi quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti e quella peculiare libertà creativa, perché è bello essere lì “quando un musicista ride”.
Lo spettacolo è dunque “un’esplorazione giocosa e ‘piena di bei ragionamenti’ in un mondo musicale e in un repertorio teatrale e poetico ricchissimo, ironico, inusuale e fantasioso, di cui ancora oggi si percepiscono gli echi vitali” racconta Giorgio Gallione nelle sue note di regia. “C’è un filo rosso labile ma idealmente fortissimo in quell’ondata di creatività – prosegue – una voglia e un’esigenza comune a molti artisti, musicisti e performer di rompere gli schemi, di inventare nuovi stili e forme del narrare alla ricerca di un linguaggio più libero e originale, anticonformista, contro quella che loro stessi chiamarono ‘comicità vegetativa’, ormai prevedibile e piena di cliché”. “Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Umberto Eco, Paolo Villaggio, I Gufi, Felice Andreasi e tantissimi altri che, al fianco di artisti concettuali che producevano opere come ‘Fiato d’artista’ o ‘Manifesto del disimpegno’, hanno imposto anche al grande pubblico il loro esilarante mix di libera inventiva e di antico spirito dada” rimarca Gallione, parlando di “una generazione di artisti seriamente comici, che hanno usato la risata, l’ironia e il nonsense come strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo. Un linguaggio che gode delle gioie della lingua e del pensiero, sberleffo libertario, ludica aggressione alla noia, sovversione del senso comune. Necessità di non ‘allevare polvere’ in scena, nell’arte o nella musica, di ‘cantare dentro nei dischi’ storie bizzarre e metafisiche, figlie di un mondo alla rovescia che riflette però la realtà, il vero”.
Di fronte a tutto questo, “chi più di Elio poteva accettare questa sfida, oggi?” si chiede il regista, definendolo “un artista poliedrico e dai molti talenti, che si è sempre cibato di imprevedibilità e coraggio creativo e che, dopo la felicissima esperienza di ‘Ci vuole orecchio’, allarga e potenzia il suo sguardo su quelle che sono in fondo le sue radici espressive, anche ideali”. Sul palco con Elio, ancora una volta,una band “di musicisti proteiformi e giocosamente senza vergogna” aggiunge Gallione, che conclude: “Quando un musicista ride è un viaggio sorprendente e modernissimo in un mondo ancora oggi sostenuto da un filo logico importante”.
BIGLIETTERIA
Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it
Dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
On line: teatroduse.it | Vivaticket I Ticketone