Nel 1247 le monache camaldolesi fondano a Bologna il Convento di Santa Cristina “della Fondazza”. La chiesa che vediamo oggi fu construita nel 1602 daGiulio la Torre, architetto della cerchia di Domenico Tibaldi.
L’interno a navata unica spicca per la strozzatura del presbiterio, che diventa una cassa di risonanza tale da trasformare Santa Cristina in un architettonico strumento musicale, dove il suono si diffonde con stupefacente nitidezza acustica.
Proprio da questa caratteristica nasce il mito delle “suore musicanti“: nell’aula dietro l’area absidale le suore cantavano protette da occhi indiscreti e la lora voce, attraverso due grate posta sopra l’altare maggiore, si propagava senza eco e senza rifrazioni fino all’ingresso.
La chiesa custodisce le uniche due testimonianze scultoree di Guido Reni, raffiguranti i Santi Pietro e Paolo e uno splendido compendio della scuola artistica bolognese tra il ‘500 e il ‘700, culminante nella grande Ascensione di Ludovico Carracci, sull’altare maggiore.
La Chiesa è aperta al pubblico in occasione dei concerti. Si organizzano visite guidate su appuntamento.
Piazzetta Morandi, 2 – http://www.genusbononiae.it