Il capoluogo felsineo offre diverse opzioni per visitare la città in modo particolare, con ricostruzioni e occasioni di svago in 3D accessibili in versione digitale: ecco alcune delle più interessanti
Gli appassionati di viaggi hanno oggi la possibilità di visitare tante attrazioni sparse in tutto il mondo comodamente dal salotto di casa, grazie alla realtà virtuale. Questa tecnologia sta infatti trasformando l’industria del turismo, permettendo agli operatori del settore di offrire esperienze coinvolgenti e realistiche attraverso l’utilizzo di internet e di appositi sistemi digitali, che consentono di immergersi completamente in luoghi lontani nello spazio e nel tempo vivendoli come se ci si trovasse realmente al loro interno.
Anche la città di Bologna offre diverse opzioni in questo senso, con ricostruzioni e occasioni di svago in 3D accessibili in versione digitale: ecco alcune delle più interessanti.
L’evoluzione della realtà virtuale: dall’intrattenimento al turismo
La realtà virtuale è stata originariamente sviluppata per scopi di simulazione, ricerca e intrattenimento, ma negli anni si è evoluta fortemente fino a diventare una tecnologia sempre più accessibile e utilizzabile in tanti settori differenti. In questi ultimi tempi, infatti, le tecnologie VR non sono più rimaste confinate a settori, come quello militare o della ricerca medica, in cui sono necessarie soluzioni in grado di riprodurre situazioni rischiose o particolarmente delicate, ma si sono espanse ad altri ambiti offrendo esperienze coinvolgenti e pienamente immersive.
È ciò che è accaduto per esempio nel mondo del cinema, o ancora di più nei videogiochi, con la nascita di sistemi capaci di trasportare direttamente il giocatore nella scena, un’opzione rivelatasi particolarmente apprezzata nel caso dei MOBA o nei casino digitali, che oggi riproducono fedelmente le atmosfere delle sale fisiche facendo accedere gli utenti a tavoli virtuali del tutto simili a quelli reali per giocare al poker o alla roulette.
Parallelamente a quanto accaduto nel settore dell’intrattenimento, la realtà virtuale si è evoluta e si è estesa nel tempo anche all’industria del turismo ed è oggi è possibile utilizzare questa tecnologia per esplorare destinazioni turistiche senza dover realmente viaggiare, così chea anche chi non può o non vuole spostarsi possa scoprire qualcosa di nuovo. Non solo, grazie a ricostruzioni sempre più accurate in 3D, i sistemi VR mettono attualmente a disposizione anche soluzioni per tuffarsi in epoche storiche lontane o in luoghi non più esistenti, assolvendo dunque anche a un importante ruolo di divulgazione storica.
Bologna in digitale: quali luoghi della città si possono visitare
Attraverso l’utilizzo di visori VR e apposite applicazioni, i viaggiatori possono oggi vivere esperienze virtuali molto interessanti con protagonista la città di Bologna, visitando le sue attrazioni principali come la Piazza Maggiore, le Due Torri e la Basilica di San Petronio in versione digitale. Grazie a una grafica di alta qualità e a un realismo sorprendente, queste opzioni permettono di esplorare i dettagli architettonici, immergersi nell’atmosfera e persino interagire con gli elementi virtuali presenti, restando sorpresi dalle infinite possibilità offerte da questa tecnologia.
Una delle proposte più interessanti in questo senso è quella de La Macchina del Tempo, un progetto di natura privata che mette al centro della sua mission proprio l’uso della realtà virtuale per creare ricostruzioni fedeli di epoche storiche e città. Tra i diversi scenari presenti all’interno del museo, come l’Inferno dantesco e la tomba di Tutankhamon, spicca proprio il tour della Bologna medievale, con tutte le sue torri originarie, i palazzi signorili, le chiese, i portici e le tante botteghe presenti su strada.
Il tour della città viene in questo caso declinato in una versione inedita, che fino a oggi poteva essere approfondita sui libri ma non con un’immersione così completa e realistica, capace di trasmettere le emozioni e di far vivere appieno l’atmosfera che si respirava alla fine del XIII secolo tra le vie del capoluogo felsineo.
Un’altra iniziativa di cui si è parlato molto riguarda invece il Museo Civico Medioevale cittadino, che negli scorsi mesi ha avviato un progetto intitolato 3D ART XP, con il quale le sale del museo sono state rese accessibili e visitabili proprio mediante realtà virtuale. La proposta del Museo Civico si articola in sette percorsi tematici, attraverso i quali si può entrare in contatto con reperti e opere d’arte esposte all’interno dell’edificio e fare una vera e propria passeggiata – seppur a distanza – in uno dei luoghi simbolo del turismo in città.
Le numerose possibilità della realtà virtuale applicata al turismo
Gli esempi citati non sono che due casi che dimostrano come l’evoluzione della realtà virtuale abbia aperto nuove opportunità nel settore del turismo. In realtà oltre alla possibilità di effettuare visite di questo genere, le tecnologie VR consentono ai viaggiatori di ottenere anche altri importanti vantaggi, per esempio effettuando una preview delle destinazioni desiderate prima di prenotare un viaggio reale, così come per gli operatori turistici e le agenzie di viaggio queste si rivelano un potente strumento di marketing con cui avvicinare e invogliare i potenziali clienti.
La realtà virtuale consente di vivere esperienze uniche che altrimenti sarebbero impossibili o difficili da realizzare e ciò amplia le possibilità per tutti i soggetti coinvolti, che possono avvantaggiarsi di questo moderno strumento abbattendo ogni limitazione spaziale e temporale. Se è vero che la realtà virtuale non può sostituire completamente l’esperienza di viaggio reale e che la sensazione di camminare per le strade di Bologna o di altre città, assaggiare i cibi locali e interagire con la gente del posto è un’esperienza unica che non si potrà mai replicare pienamente, al tempo stesso le potenzialità dei sistemi VR non vanno sottovalutate ma anzi considerate come un’opportunità incredibile per arricchire il concetto di viaggio e renderlo sempre più al passo coi tempi.