Bologna e la storia della sua musica

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Bologna e la storia della sua musica

In Piazza Maggiore il grande show condotto da Luca Barbarossa e Paola Maugieri con Gianni Morandi, Andrea Mingardi e la big band del Maestro Beppe D’Onghia con Ballo e Poggipollini.

Una serata dedicata alla tradizione della popular music di Bologna, città creativa della musica UNESCO sul grande palcoscenico di Piazza Maggiore: parole e musica per raccontare una città che ha regalato alla musica italiana alcuni tra i più grandi cantautori della musica italiana, da Dalla a Guccini, da Morandi a Bersani.

Dalla ‘Piazza Grande’ di Lucio Dalla alla ‘Bologna Parigi minore’ di Guccini, Bologna è entrata nella storia della musica italiana, coltivando alcuni dei più grandi e apprezzati cantautori degli ultimi 60 anni. Gianni Morandi, Samuele Bersani, Cesare Cremonini, Andrea Mingardi, Biagio Antonacci, Luca Carboni, Roberto ‘Freak’ Antoni e gli Skiantos, Angela Baraldi. Bologna città creativa della musica UNESCO, sede di alcuni degli studi di registrazione più prestigiosi a livello nazionale, con un passato e un presente glorioso, come raccontato nella Sala della Musica, lo spazio dedicato al secondo piano della Biblioteca Salaborsa. Nata da un’idea di Paolo Fresu, la Sala è dedicata alla storia della musica bolognese, tra avvenimenti, aneddoti, brani musicali (le canzoni sono disponibili sul sito cittadellamusica.comune.bologna.it), soundwave art e animazioni video, con oltre ottocento nomi e titoli tra artisti, canzoni, album, professionisti, luoghi, teatri, live club, etichette, studi di registrazione ed eventi di una città che non ha mai perso la sua vitalità.

La stessa piazza che venerdì 7 giugno ospiterà a partire dalle 21.30 la grande serata Bologna, la Musica – Racconti e suoni di una città, la cui scrittura trae spunto proprio dal percorso espositivo della Sala della Musica curato da Gianni Sibilla e Paolo Negrelli.  Conduttori della serata in parole e canzoni per viaggiare nella storia della popular music della città saranno Luca Barbarossa e Paola Maugeri, che grazie a uno speciale jukebox faranno rivivere al pubblico le epoche più luminose della musica d’autore bolognese, assieme a tantissimi ospiti, testimoni privilegiati del romanzo artistico che è stata, ed è ancora, Bologna: a cominciare dalla straordinaria presenza di Gianni Morandi, vero e proprio “monumento” musicale della città, e ancora Andrea Mingardi, Fio Zanotti, Maurizio Biancani, Celso Valli e tanti altri. Il gran finale sarà tutto dedicato alla musica dal vivo con un medley speciale scritto dal maestro Beppe D’Onghia ed eseguito da Ricky Portera, Federico Poggipollini, Nicola “Ballo” Balestri, Lele Veronesi e Roberta Giallo. La produzione della serata è a cura di Elastica per il Comune di Bologna.

La serata rientra nel programma della seconda edizione di Bologna Portici Festival, la grande festa urbana voluta dal Comune di Bologna per celebrare il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO a uno dei suoi elementi più caratteristici e unici al mondo, valorizzando il connubio tra patrimonio e creatività e il ruolo ‘ispiratore’ che anche il paesaggio cittadino ha sulla dimensione artistica e culturale.

Spazio pubblico e privato insieme, riparo e apertura, i portici sono luogo di scambio e di relazione e c’è chi pensa che in qualche modo abbiano contribuito a plasmare nei secoli il carattere dei bolognesi e anche degli artisti che da qui sono partiti o che in città hanno trovato la propria dimensione.

Il Festival è quest’anno un omaggio a questo sentire, a questo riconoscersi figli – naturali o acquisiti – di una città speciale, che sa tenere insieme tradizione e innovazione, che sa aprirsi al mondo senza snaturarsi, che sa riconoscere le sue bellezze e prendersene cura. Una città che ti resta dentro, come dichiarano tanti degli artisti che renderanno speciale l’edizione 2024 del festival e che saranno protagonisti di produzioni originali, pensate, progettate e realizzate ad hoc per celebrare questa occasione e per questo ‘uniche’.

Gabriele Romagnoli, Stefano Bartezzaghi, Albi Cazzola (Lo stato sociale), il primo violino della Scala Laura Marzadori sono solo alcuni dei protagonisti di un cartellone di eventi – fatto di spettacoli, performance site specific, concerti, talk, visite guidate  – che si snoda in quattro luoghi della città, dal centro alla prima periferia. Senza dimenticare il progetto speciale “Luci a San Luca” che Cesare Cremonini ha progettato per illuminare, fino a domenica 9 giugno, gli oltre 300 archi dei portici che conducono al santuario collinare di San Luca, uno dei simboli della città: un’installazione realizzata con la collaborazione dell’artista tedesco Philip Frank che accenderà dal tramonto all’alba il lungo ‘serpentone’ dei portici di San Luca per oltre due km, assieme alle musiche inedite che Cesare Cremonini ha scritto per l’occasione insieme al produttore e musicista Alessandro Magnanini.

Tutti gli eventi sono gratuiti, ad accesso libero o su prenotazione.
Le diverse modalità di accesso alle visite guidate sono indicate sul sito che riporterà anche le eventuali variazioni al programma e le sedi degli eventi in caso di maltempo: bolognaporticifestival.it

Foto di copertina: Giorgio Benvenuti – Foto Ansa

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