In scena al Teatro Comunale di Bologna fino al 24 ottobre
Andrea Chénier di Umberto Giordano è la nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna che apre la stagione operistica 2022 e vede il debutto della direttrice musicale Oksana Lyniv che, per la prima volta, si cimenta con un’Opera nella città felsinea.
Andrea Chénier al Comunale: tra storia e attualità
Inoltre, Andrea Chénier è anche un’opera che, sebbene ambientata nel XVIII secolo agli albori della rivoluzione francese, ha tantissime similitudini con l’attuale periodo di guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina. Con questo spirito di connessione tra i fatti storici e l’attualità, il regista Francesco Maestrini e la direttrice, proveniente proprio dall’Ucraina, attualmente sotto assedio, hanno dato vita a un allestimento e a un tessuto sonoro creati per mettere in luce come, anche gli eventi che hanno portato a radicali cambiamenti storici siano stati frutto di terrore e devastazione.
Anche la scena, curata da Nicolás Boni è pensata con questo intento ed è piena di elementi di distruzione: detriti e rovine dominano la scena fagocitando alcuni elementi simbolo della nobiltà in declino, come ad esempio un cembalo o una scultura, ma che rimandano anche all’arte e alla bellezza, che non può essere sconfitta da nessun atto di sciacallaggio e che si eleva anche dinanzi alle bassezze dell’animo umano. I costumi di Stefania Scaraggi sono anch’essi logori e pensati sempre con lo stesso principio di caducità.
Andrea Chénier: trama, personaggi e interpreti
Il dramma di ambiente storico è diviso in quattro quadri su libretto di Luigi Illica ed è dedicato alla vita di André Chénier, un poeta ghigliottinato al tempo della rivoluzione francese. Andrea Chénier è uno dei capolavori del repertorio verista e debuttò con grande successo il 28 marzo 1896 al Teatro alla Scala.
A dare voce ai protagonisti sono il tenore statunitense Gregory Kunde che, nel ruolo principale, mette in scena un Andrea Chénier convincente, ricevendo molti applausi dal pubblico. Nei panni di Maddalena di Coigny, la nobildonna decaduta che s’innamora del poeta, è il soprano Erika Grimaldi, al suo debutto al Teatro Comunale riesce a esprimere tutta la grazia, l’amore e la disperazione del personaggio. Anche il baritono Roberto Frontali nella parte di Carlo Gérard appassiona e convince la platea. L’Orchestra e il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini, sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
Biglietti: www.tcbo.it