La Porta Cafè, la buona pausa pranzo in un giardino pensile

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La Porta Cafè, la buona pausa pranzo in un giardino pensile

A Bologna si può pranzare in un giardino pensile e con una terrazza panoramica. La Porta Cafè, locale tranquillo ed elegante per la colazione o l’aperitivo serale, riparte con una interessante proposta per il pranzo

A Bologna si può pranzare in un giardino pensile, e anche molto bene. Siamo a La Porta Cafè, in zona Stalingrado e appena fuori il centro storico. Il palazzo della Unipol, polo finanziario che ha reso più moderna l’architettura del quartiere fieristico, contiene anche due eleganti ristoranti oltre a uffici e ampie sale convegni. Sono La Porta Restaurant (di cui a breve vi racconteremo un’interessante novità) è il ritrovo gourmet per una cena raffinata mentre La Porta Cafè è stato pensato per la colazione, un pranzo leggero e di qualità o un aperitivo serale con gli amici. Entrambi sono serviti da un comodo parcheggio sotterraneo.  

Altri particolari della sala (Foto © Enzo Radunanza).

La Porta Cafè, il posto elegante per un pranzare a Bologna

La Porta Cafè accoglie il pubblico in una bella sala con una capacità di circa 65 posti, che possono arrivare a un’ottantina con i tavoli sistemati all’esterno. Il progetto del locale è di un maestro falegname che si è ispirato alla natura e agli animali, con colori sobri e luminosi. I tavoli grandi e ben distanziati sono l’ideale sia per una pausa a metà giornata che per un riservato pranzo d’affari, vista la vicinanza al polo fieristico e al Palazzo dei Congressi.

«La sala, è spesso riservata per piccoli eventi o feste di laurea in quanto c’è spazio anche per una piccola band o per la consolle da dj. – ci spiegano – In questi casi, i menù possono essere personalizzati e concordati con lo chef Fabio Duca, con soluzioni anche per vegetariani o vegani».

Alcuni tavoli sono disposti nel giardino (Foto © Enzo Radunanza).

Un menù fresco, leggero e con il pescato dle giorno

In questi giorni, La Porta Cafè ha presentato la sua nuova proposta che riguarda soprattutto il pranzo con una carta composta da pochi piatti ben studiati che seguono la stagionalità e i migliori approvvigionamenti quotidiani, includendo anche il pescato del giorno.

Pesce e crostacei vengono consegnati quotidianamente da Bellucci, che seleziona il prodotto a seconda del periodo, mentre i salumi e le carni sono forniti da LEM CARNI di Dozza (BO), i latticini dalla Granarolo e il pane dal Forno Brisa. Tutti fornitori locali, quindi, apprezzati per il valore della loro produzione. A questi si aggiungono, tra gli altri, Illy Caffè, Ceretto Vini, Mancini Pastificio Agricolo, Pellegrini Vini e Distillati, Appennino Food per funghi e tartufi, Pollo Samoggia, Enio Ottaviani Vini e Vigneti, Moët Hennessy Italia.

Le tigelline servite come antipasto (Foto © Enzo Radunanza).

Il menù predisposto dal giovane chef Fabio Duca è improntato alla leggerezza e alla freschezza, con cotture veloci e condimenti poco invasivi che preservano colori e sapori di carne, pesce e ortaggi.

Si può iniziare con un tris di tigelle con Mortadella Bologna IGP, prosciutto cotto e Prosciutto crudo di Parma DOP stagionato 30 mesi. Tra i primi, se non si vuole optare per il piatto del giorno, sono disponibili le ricette della tradizione bolognese, come i tortellini in crema di Parmigiano (13€) o le tagliatelle al ragù (14€) o altri classici come gli gnocchi alla sorrentina (12€).

Tortellini in crema di parmigiano (Foto © Enzo Radunanza).

Si può continuare con i piatti di mare, dal Pesce spada alla griglia con pomodoro arrosto (21€) agli Spiedini di gamberi con verdure (16€), passando per le “insalate d’autore”, da ordinare anche come piatto unico.

Pesce spada alla griglia con pomodoro arrosto (Foto © Enzo Radunanza).

Invitante anche la proposta di dolci, tutti fatti in casa. La carta è mutevole spaziando dal gelato alla crema fatto in casa con fragole e scaglie di cioccolato, alla ricotta di mandorle con fragole, piselli e mandorle tostate fino alla piccola pasticceria.

La crema di mandorle e la piccola pasticceria a destra (Foto © Enzo Radunanza).

La carta dei vini

Sobria e selezionata, la carta dei vini con referenze scelte sul territorio ma anche nel resto d’Italia. Dal Brunello di Montalcino DOCG al Granatino di Montefalco DOCG, dal Vermentino IGT della Maremma al Nobile di Montepulciano DOCG, si trovano sicuramente le alternative per i giusti abbinamenti ai piatti scelti.

Chi è lo chef Fabio Duca

Una nota di merito va allo staff de La Porta Cafè, giovane, cortese e professionale, ma anche allo chef Fabio Duca artefice di una cucina sobria e rassicurante con piatti ben preparati e che rispettano la tradizione con un tocco di modernità.

Da undici anni nella professione, Duca si è formato in diversi ambiti che ne hanno forgiato la tecnica e delineato la filosofia. L’esperienza, a inizio carriera, al banco carni della Trattoria La Tagliata, ha suscitato in lui la passione per la griglia, quella con Gennaro Esposito alla cucina 5 stelle lusso dell’Hotel Villafranca a Positano gli ha trasmesso i fondamenti tecnici dell’alta cucina, mentre a Tenerife e a Cervia ha maturato il pallino per il pesce e soprattutto per il pescato del giorno.

Ristorante La Porta Cafè
Piazza Sergio Vieira de Mello, 3 – Bologna
Telefono: 051 415 3259 | www.laportadibologna.it

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Giornalista e addetto stampa, scrivo di enogastronomia, viaggi e cultura. Inoltre sono copywriter, consulente SEO e digital media marketer per varie realtà.
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